Farmacisti volontari riuniti a Pisa per il Congresso nazionale

b7633ab8 18da 42fe 896d 6806bb0d779eSi sono riuniti a Pisa, in occasione del Congresso nazionale 2023 che si è tenuto sabato 7 ottobre, i farmacisti volontari della protezione civile. L’evento è stato patrocinato da Regione Toscana, Università degli Studi di Pisa, Federfarma, Fofi, Enpaf, Fondazione Cannavò e Federfarma Servizi.
L’incontro è stato l’occasione per fare il punto sulle attività dell’Associazione, nata nel 2009 a seguito del terremoto dell’Aquila. Con l’obiettivo di garantire continuità all’esperienza che si è rivelata validissima, si è avviata la costituzione di un’organizzazione in grado di raccogliere e organizzare, su scala nazionale, la disponibilità di volontari farmacisti per interventi di protezione civile. Da allora, fino alla recente alluvione in Emilia Romagna, l’Associazione si è occupata di approvvigionamento, distribuzione, controllo e smistamento di medicinali pervenuti nelle zone interessate dall’evento eccezionale.
Al Convegno di Pisa ha preso parte anche una delegazione dei Farmacisti Volontari di Verona, guidata da Paolo Pomari, presidente dell’Associazione Farmacisti Volontari in Protezione Civile di Verona. “Quando si è verificata la catastrofe in Emilia Romagna ci siamo subito messi a disposizione della Protezione Civile nazionale con la nostra unità mobile d’emergenza pronta a partire se fosse arrivata la richiesta”, ha spiegato Pomari in un comunicato. “I nostri farmacisti sono sempre pronti a prestare aiuto ai cittadini colpiti da calamità naturali o eventi eccezionali, ma parallelamente ogni giorno offrono la loro professionalità nell’ambito dell’iniziativa “Recupero farmaci validi non scaduti” a cura della Fondazione Banco Farmaceutico onlus”, ha ricordato il farmacista. Elena Vecchioni, volontaria e presidente di Federfarma Verona, ha sottolineato che “aumentano la partecipazione e la presenza dei farmacisti volontari, anche giovani, in tutta Italia. È importante fare gruppo e continuare a rinsaldare i rapporti interpersonali oltreché tecnici, tra i volontari perché nel momento dell’emergenza è fondamentale la coesione”.