L’associazione dei farmacisti volontari non opera solo in situazioni di emergenza ma è presente nel territorio con progetti di assistenza e salute. Ecco quali
Farmacie solidali, campagne di screening, intercettazione di situazioni di povertà e disagio, campagne di informazione e formazione sono alcuni dei progetti dell’associazione dei farmacisti volontari, anche in collaborazione con altri enti di volontariato. È di questo che si è parlato nella seconda giornata di FarmacistaPiù, il congresso dei farmacisti italiani, al simposio “Il farmacista volontario non solo in emergenza ma anche al servizio del territorio in alleanza con altri enti di volontariato”.
Dal 2009 a oggi: una realtà consolidata anche per la Protezione Civile
Filomena Papa, dell’Ufficio primo volontariato dipartimento nazionale Protezione Civile, ha ricordato la nascita dell’associazione che “nel 2009 quando un nucleo di farmacisti volontari utilizzando un camper farmacia messo a disposizione dall’Ordine dei farmacisti di Cuneo che decise di offrire il proprio contributo nell’ambito del triste evento che interessò la regione Abruzzo e l’Aquila in particolare. Questo nucleo di farmacisti volontari si distinse in un serie di attività che nella primissima emergenza sono attività che fanno la differenza, dispensando farmaci offrendo il proprio contributo per l’approvvigionamento sul territorio e stoccare i farmaci donati”. Nel 2015 è stata iscritta all’elenco centrale delle organizzazioni di volontariato e oggi è una realtà consolidata per l’intero servizio nazionale di Protezione Civile, con volontari formati e mezzi come l’unità mobile farmaceutica (camper allestito a farmacia), l’unità farmaceutica campale (uni shelter abitativo allestito a farmacia) e i pick up per spostare le scorte farmaci senza mobilizzare i camper. I farmacisti sono stati presenti nelle grandi emergenze Abruzzo ed Emilia-Romagna, ad esempio, ma anche con lo scoppio della guerra in Ucraina coordinando la donazione di farmaci.
Progetti in collaborazione con altri enti: Croce Rossa e Banco Farmaceutico
I volontari sono risorse nel territorio in cui vivono e rappresentano un grande punto di riferimento per le comunità; infatti, ha spiegato Massimo La Pietra responsabile della centrale di risposta nazionale della Croce Rossa Italiana, sono attivi alcuni progetti che coinvolgono i farmacisti. Il primo “Le officine della salute -prendiamo ci cura di noi” dedicato a persone fragili con condizioni sociosanitarie difficili alle quali sono offerti gratuitamente dei servizi come visite specialistiche, farmacia attraverso le farmacie solidali, supporto psicologico, sostegno alimentare. Alcuni numeri: nel 2022 sono stati presi in carico circa 3700 pazienti con fragilità socioeconomiche e sono stati circa 3300 i beneficiari che hanno ricevuto farmaci dalle farmacie solidali.
La seconda è “La piazzetta Cri”, in collaborazione con Sanofi, che si propone di togliere le persone dall’isolamento sociale attraverso anche la guida di psicologi. In questo senso La Pietra sottolinea come “La professione del farmacista porta ad avere contezza di alcune situazioni in cui si può incidere fin da subito” Ha aggiunto Enrica Bianchi, presidente Associazione nazionale farmacisti volontari: “Come farmacisti volontari l’associazione prende parte quest’anno a due progetti importanti “Presidi farmaceutici solidali”, in collaborazione con il Banco Farmaceutico e la Fofi che è stata tra i firmatari di questo progetto, per aiutare enti locali nella distribuzione di farmaci e nella gestione di questi ambulatori. Poi, il “Fondo emergenza farmaci” con il Banco Farmaceutico, Egualia, Federfarma, Assofarma, Croce Rossa e la Comunità di Sant’Egidio. Si è stilata una lista di farmaci da usare in emergenza disponibili in un magazzino fisico. Se non verranno usati per emergenza bellica o di altro genere catastrofale verranno donati”
Luca Matteo Galliano responsabile della colonna mobile nazionale ha spiegato quali sono, “in tempo di pace” gli altri progetti che l’associazione ha organizzato come le campagne di informazione e prevenzione del rischio e di sicurezza stradale, gli screening per la glicemia o la pressione, visite e doni ai bambini malati in ospedale, assistenza ai migranti durante gli sbarchi e la ricerca e la formazione di nuovi volontari.
Avvicinarsi alla realtà dei farmacisti volontari
Ancora Galliano ha fatto il punto su quali siano i compiti dei farmacisti volontari: la dispensazione d’urgenza nella prima fase dell’emergenza, gestione dei presidi monouso, le analisi di prima istanza, la gestione del magazzino centralizzato di farmaci, la gestione con altri attori nell’emergenza, la ricostruzione del normale sistema distributivo del farmaco e la sua gestione e controllo. Il farmacista volontario non vende farmaci, non li dà in regime Ssn, ma li consegna gratuitamente nei primi giorni dopo l’emergenza.
Ma ha sottolineato “per i colleghi che iniziano ad avvicinarsi al mondo del farmacista volontario o del volontariato come farmacista, quindi come forza specialistica, noi non ci improvvisiamo. Veniamo in ogni situazione emergenziale inquadrati a svolgere il nostro ruolo e le cose in un determinato modo. Quando si va a fare i soccorritori bisogna mantenersi in condizioni da soccorritore noi stessi, non diventare vittime.”